27.1.08
Voi che vivete sicuri
nelle vostre tiepide case,
voi che trovate,tornando a sera
cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
che lavora nel fango
che non conosce pace
che lotta per mezzo pane
che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,
senza capelli e senza nome
senza più forza di ricordare
vuoti gli occhi e freddo il grembo
come una rana d'inverno.
Meditate che questo è stato:
vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
stando in casa,andando per via,
coricandovi,alzandovi,
ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfasci la casa,
la malattia vi impedisca,
i vostri nati torcano il viso da voi.
Tutti coloro che dimenticano il loro passato , sono condannati a riviverlo
Postato da Ph 3/D alle 15:30
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