20.4.08

Compagni di viaggio


Sono in treno, mi accomodo al mio posto-finestrino e mi rilasso. La carrozza e' ancora silenziosa.
A 6 minuti dalla partenza arriva un prete-abate-priore (ultra settantenne) con a seguito una donna anziana , un simil giapponese con tipico accento romano e una ragazza con tipico accento Io no capire. Il detentore dei biglietti e' il prete( e ancora mi domando perche') . Alla domanda del nippo-romano di dirgli quali posti avessero , il priore guarda il biglietto e indicando i posti 23 24 e 25 dice 34 35 36 ( che poi erano pure tre e loro in quattro ma magari lui e' prete e lievita , che ne sai) . Il nippo-romano non sente e gli fa ripetere e lui , stavolta indicando i posti 27 28 e 29, dice 45 46 47 . Al che la donna anziana (la saggezza antica..) decide che c'e' abbastanza posto nella carrozza e che quindi si potevano sedere dove volevano. Nello spostarsi lungo il corridoio il nippo-romano ha qualche difficolta' e pensa bene di pronunciare locuzioni con contenuti tanto dissacranti e svalutanti verso una divinità che mi fanno sussultare ma non fanno fare una sola piega al prete al suo fianco ( il che mi ha sconcertato ancora di piu' e sinceramente ho sperato che fosse sordo....) .
Insieme a loro sale una coppia di mezza eta' veneta che si accomoda nelle mie vicinanze. Lei silenziosa e mite (ma l'acqua cheta si sa...) e lui con lo stile di un cowboy senza cavallo e senza le pistole che ogni tanto faceva finta di estrarre mettendosi in posizione da duello nel mezzo del corridoio .. ma con un bel parrucchino ambrato a dare quel tocco di esotico al tutto.
A -45 secondi dalla partenza un'intera scolaresca veneta di 32 ragazzotti sedicenni/diciassettenni e 3 accompagnatori (hanno contato e ricontato perche' alla prof ne mancava sempre uno e dal sorriso non capivo se si era perso il piu' antipatico o se aveva un tick nervoso..) si riversa nel vagone. Sarebbe meglio dire cala , come calarono gli Unni. Avete presente 32 ragazzotti (classe di soli maschietti) in fase adolescenziale? Quelli goffi e impacciati coi bagagli per una gita di una settimana (=valigioni a tre piani ) e i cartoni con le pizze che Michele aveva preparato in tutta fretta per loro , quelli che gli dici 'occupate i posti dal 23 al 54' e pensano che tu li stia interrogando e restano li' e magari vogliono la domanda di riserva ,quelli che non camminano ma rotolano portando con se' tutto cio' che e' sulla loro strada? Quelli! Pero' allegri, vivaci e devo proprio dirlo educati . Il viaggio ha inizio e se eliminiamo il tempo perso dal controllore a far sedere gli studenti e il gruppo col prete ai loro effettivi posti (col controllore che, dopo dieci minuti di controllo e ricontrollo dei biglietti e frasi del tipo "lei e' una vostra studentessa ?" riferendosi alla donna anziana col prete, ha avuto serie crisi di identita' ..) stava anche procedendo bene. Fino a che la donna della coppia di mezza eta' veneta decide che e' ora di telefonare a casa.
"Pronto? si sono mamma. Siamo partiti!! siamo partiti! non ti preoccupare!! Dove siamo? Non ti preoccupare . Ci siamo. Siamo quasi al confine. Si si. Siamo quasi fuori dalla Terronia" .


E meno male dico io . E restaci fuori e non tornare piu' aggiungo .

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