12.8.07

Il suo cielo capovolto

A me non piace andare ai concerti. Di quelli strapieni stracolmi strabriluccicosi, stra qualcosa. Io la "magia di sentirsi uniti in un solo afflato" con migliaia e migliaia di persone non la sento. E devo dire che non ci credo. Preferisco le comunita' piu' piccole...Il mese scorso ho avuto l'onore di ascoltare uno dei miei cantautori preferiti. Non mi era mai capitato di sentirlo dal vivo. Ero in piedi a tre metri dal palco con altre centinaia di persone. Che vedevo tutte. Il mio vicino di destra aveva una cinquantina d'anni. Aveva una emozione ad ogni accenno di canzone. Gli partiva un "bravo" soffocato dal pudore ma intanto si scambiava occhiate di intesa e di ricordi con la moglie a fianco. E lui sul palco cantava , anzi no . Lui dava emozioni intense ma raccolte . Confesso che ad un certo punto mi sono scoperta ad avere gli occhi umidi per le sensazioni forti e piene che vivevo. Che bella esperienza!
E alla fine mi sono ritrovata a tirare un sospiro di sollievo....c'e' ancora speranza!

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